Pensa frugale, sii flessibile, genera crescita
L’idea è quella di mostrare come a partire da elementi cosiddetti “poveri” o dal riuso è possibile attivare processi di innovazione e di crescita aziendale e sociale.
Generare crescita vuol dire anche comunicare in modo costruttivo. I media, i giornalisti gli autori di contenuti in generale hanno oggi il grande compito di somministrare al pubblico notizie e contenuti attraverso i mezzi digitali.
Raccontare ciò che accade nel mondo nel giusto modo, con una giusto grado di priorità e con tecniche dialettiche appropriate genera consapevolezza di un mondo che cambia, genera consapevolezza sui nuovi target di sviluppo, genera obiettivi di crescita costruttivi.
Che la necessità aguzzi l’ingegno è chiaro a noi tutti; meno risaputo è che la scarsità sia la fonte dell’innovazione. L’approccio ci aiuta a osservare la crisi economica con uno sguardo diverso. Consiste in un modo del tutto nuovo di pensare l’innovazione tecnologica e le strategie di sviluppo aziendali, ricavando una soluzione soddisfacente.
La condizione economica attuale richiede un approccio più frugale e flessibile all’innovazione, che consenta all’innovatore o all’imprenditore di adattarsi rapidamente alle situazioni impreviste. Partendo dallo studio della mentalità degli innovatori , che spesso operano in settori di scarsità estrema, si delineano una serie di principi: cercare opportunità nelle avversità, fare di più con meno, pensare e agire in modo flessibile, includere il margine. «La scarsità è la madre dell’invenzione». L’austerità è il nuovo sistema operativo sia per le numerose aziende che per gli Stati, ovviamente. La frugalità è il contesto in cui lavorano i manager; riciclare e ricombinare è uno stile di vita, ed è una pratica che il nostro Occidente scialacquatore deve imparare e a cui si deve abituare. La creatività è il nostro più grande salvatore. Le grandi idee non guardano al budget, è solo che abbiamo poca pratica con il lavorare in questo ambiente.
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